Cronologia del festival

Una notte in Italia • Cinematavolara

1991

Prima edizione del festival

Per me, Marco Navone e mio fratello Augusto, allora giovane e senza portafoglio delegato alla cultura del Comune di Olbia tutto iniziò con l’idea di dare uno spettacolo sulla nostra isola, a Tavolara, si pensò ad un concerto di musica sinfonica in mezzo al mare. Fu impossibile e si ripiegò sul cinema, Sante Maurizi, Antonello Grimaldi e Franco Ferrandu riproponevano una rassegna itinerante di film sulla Sardegna nella nostra zona. Si pensò di mettere a punto un progetto comune e così nacque “Una Notte in Italia”. Un giorno di proiezione ad Agosto, minacciato fino alla fine dalla pioggia, due film in programma “La stazione” di Rubini e “Italia Germania 4-3” di Barzini. A presentarli Sergio Rubini, Margherita Buy, Fabrizio Bentivoglio. Fabrizio, entusiasta della manifestazione ci consiglia di contattare una giornalista di Ciak, Piera Detassis: diventerà la direttrice artistica del nostro festival.

1992

Il festival si ingrandisce e prende corpo.

Da Milano, coordinati da Piera Detassis e Patrizia Wachter, arrivano Gino & Michele, padri spirituali della “Banda Salvatores”, Giuseppe Cederna, Gigio Alberti, Antonio Catania. Da Roma Daniele Lucchetti, Sergio Rubini, Giuseppe Piccioni, Domenico Procacci, Margherita Buy.

Diverse le giornate di programmazione, con una serata dedicata a Gabriele Salvatores, novello Premio oscar; sabato notte viene proiettata la trilogia del grande regista milanese. inizia la serie delle mitiche zuppe di pesce sull’isola di Molara.
Il pubblico rimane affascinato dallo schermo illuminato dalla luna; l’ultima sera é dedicata al film di Antonello Grimaldi “Nulla ci può fermare”.

1993

Una settimana di proiezioni, due film a sera e molti motivi di interesse. Questi gli ingredienti di “Una Notte in Italia” 1993.

Maurizio Nichetti apre la manifestazione con il suo “Stefano Quantestorie”. Seguiranno “Il ladro di bambini” di Gianni Amelio, recentemente premiato a Cannes, “Puerto Escondido”, “Arriva la bufera”, “La scorta, “Libera”, fresca opera di Pappi Corsicato.
Tra gli ospiti, oltre a Nichetti, Lo Verso, Lucchetti, Orlando, Salvatores, Abatantuono, Bentivoglio, la Buy e la Golino.Presenta le serate Alessandra Casella.Chiude la manifestazione il film di Maria Teresa Camoglio “con amore, Fabia”; protagonisti: Laura Uzzanu e Sante Maurizi.

Durante la rassegna viene proposto al pubblico un referendum popolare per stabilire, fra gli ospiti, chi debba prendere le insegne di “Ambasciatore dell’lsola di Tavolara” per il cinema italiano nel mondo, vince Gabriele Salvatores.

1995

Ivano Fossati, autore della canzone che dà il titolo alla rassegna, sbarca a Tavolara

Ivano Fossati, autore della canzone che da il titolo alla rassegna, sbarca a Tavolara, con Alessandro Baricco, tra gli interpreti di “Il cielo è sempre più blu”. Altri ospiti di spicco la splendida Maria Grazia Cucinotta, sull’isola per presentare l’ultimo film del compianto Massimo Troisi e Silvio Orlando, che si aggiudica il premio “Telecom Isolacinema”, alla prima edizione.
Gianni Amelio presenta “Lamerica”, mentre Roberto Citran racconta “Il Toro” di Mazzacurati. L’amaro film di Pompucci “Camerieri” precede il disincantato spaccato della scuola italiana fornito dal duo Luchetti – Starnone nel film “La scuola”. Per le opere prime il pubblico può applaudire la commedia surreale “Strane storie”, del regista Sandro Baldoni.

1996

A Tavolara si proietta un assaggio della rinata commedia italiana.

E’ l’anno della commedia, con “Viaggi di Nozze” che incassa più di “Pocahontas”. A Tavolara si proietta un assaggio della rinata commedia italiana, da “Cuori al Verde” di Piccioni, con uno straordinario Gene Gnocchi, a “Ferie d’Agosto” di Virzì, per la prima volta ospite della rassegna, a “Ivo il tardivo” di Benvenuti.

Per le opere prime sono presenti “La seconda Volta ” di Calopresti e “Il Verificatore”, di Stefano Incerti. Un pubblico mai così numeroso accoglie trionfalmente l’arrivo di Carlo Verdone, animatore con Paolo Virzì , Enrico Magrelli e con la regia di Piera Detassis di un’interessante tavola rotonda sulla commedia. A Claudia Gerini viene consegnato il premio “Telecom Isolacinema”, dedicato da quest’anno al giovane volto femminile maggiormente affermatosi nella precedente stagione cinematografica.
Chiude il festival “Il Cielo è sempre più blu”, del regista sassarese Antonello Grimaldi, una delle colonne portanti di “Una notte in Italia”.

1997

È il settimo anno della rassegna e niente fa pensare che sarà anche quello finale prima della ripresa del 2000.

L’evento è più che mai in salute e il ricco programma, che si apre nell’arena cinema di Olbia con la proiezione del film Correre contro di Antonio Tibaldi, e un incontro sulle problematiche dell’Handicap vede fra i suoi protagonisti ospiti e personalità di forte interesse.

È un festival che attraverso la cinematografia di casa nostra ripercorre eventi e momenti della storia e della società (Il Carniere, Le mani forti, Tutti giù per terra, Cresceranno i carciofi a Mimongo, Il caricatore), suggestioni del futuro (Nirvana) e la solita finestra domenicale sul cinema sardo con Prima della fucilazione e La Volpe e l’ape.

A presentare i loro film Davide Ferrario, Ferzan Ozpetek, Gabriele Salvatores, Leo Gullotta, Francesca Neri, Claudio Amendola, Antonio Catania, Diego Abatantuono, Eugenio Capuccio, Massimo Gaudioso, Fabio Nunziata.

Nella serata di sabato viene assegnato il premio Telecom Isolacinema. A vincerlo è una splendida Stefania Rocca.

2000

Dopo due anni di silenzio e un’interminabile lista di richieste Una Notte in Italia si ripresenta sul panorama dei festival nazionali di cinema.

L’edizione della ripartenza Presentata da un’affascinante Virginie Vassart, vede l’inizio con la splendida pellicola di Lucio Pellegrini E allora Mambo, presentata dal regista e dalla protagonista Maddalena Maggi, seguita dal film di Antonello Grimaldi Asini, che vede protagonista Claudio Bisio.
Nella giornata di sabato una folla immensa saluta Luciano Ligabue, regista di Radiofreccia, e Giuseppe Piccioni che presenta il non facile film Fuori dal mondo con protagonista Margherita Buy nei panni di una suora, mentre la sera di domenica, la prima dopo tanti anni a svolgersi sulla terraferma a causa di un’improvvisa bufera di scirocco, vede fra i protagonisti il regista Olbiese Piero Livi con l’anteprima de “I dimenticati”e un frizzante Gabriele Muccino, regista del film Come te nessuno mai.

2001

La novità forte dell’isola è il Ciak d’oro, prestigioso riconoscimento scaturito da una giuria popolare del mensile di cinema che per la prima volta sbarca in Sardegna.

In una stagione di grandi successi per il cinema italiano torna a Tavolara Gabriele Muccino, sulle ali del successo de “L’ultimo bacio ”. Ma la novità forte dell’isola è il Ciak d’oro, prestigioso riconoscimento scaturito da una giuria popolare del mensile di cinema che per la prima volta sbarca in Sardegna. Sfrecciano a Porto San Paolo le nuove mini che accompagnano la rassegna con una coloratissima sponsorizzazione.
La serata di sabato incorona, dopo i trionfi di Cannes, Nanni Moretti vincitore del Ciak d’oro 2001 come miglior regista e per il miglior film.
Domenica la serata dedicata alla cinematografia sarda, rappresentata da Un delitto impossibile di Antonello Grimaldi si arricchisce del breve concerto di Piero Marras e di un’ interessante prefazione sul rapporto fra cinema e letteratura (il film è tratto da Procedura di Salvatore Mannuzzu) curata da Alessandro Baricco.

2002

Anche questa edizione accoglie a braccia aperte il cinema sardo presentando ben due opere dell’Isola.

Come ogni anno, anche questa edizione accoglie a braccia aperte il cinema sardo presentando ben due opere dell’Isola: Arcipelaghi di Giovanni Columbu e Pesi leggeri di Enrico Pau.

Tra i film proiettati durante le varie serate del festival figurano “Respiro” di Emanuele Crialese, “Santa Maradona” di Marco Ponti, “L’uomo in più” di Paolo Sorrentino, “Casomai” di Alessandro D’Alatri, “Paz!” di Renato de Maria e “Amnèsia” di Gabriele Salvatores.

Tra gli eventi collaterali, l’Istituto Comprensivo di Porto San Paolo organizza mostre sull’ambiente di Tavolara per esaltare la location che da anni ospita il festival.

2003

Un anno con film importanti e conosciuti, opere di registi di spicco come Pupi Avati, Gabriele Salvatores, Gabriele Muccino e Ferzan Özpetek.

Un anno con film importanti e conosciuti, opere di registi di spicco come Pupi Avati con “Il cuore altrove”, Gabriele Salvatores con “Io non ho paura”, Gabriele Muccino con “Ricordati di me” e Ferzan Özpetek con “La finestra di fronte”. Presenti anche “Velocità massima” di Daniele Vicari e “Angela” di Roberta Torre.
Tra le opere sarde, spunta “La destinazione” di Piero Sanna e Ilaria Alpi, “Il più crudele dei giorni” di Ferdinando Vicentini Orgnani, sceneggiato da Marcello Fois.
Film importante che vuole mettere l’accento su l’ennesimo mistero italiano e cerca, senza farlo notare, di denunciare quanto accaduto, lasciando però la linea documentaristica e del film-denuncia e proponendo sequenze secche ed efficaci.

2004

L’edizione del 2004 si apre con l’inaugurazione della mostra fotografica “Proibito”, seguita la sera successiva dalla proiezione del film “Proibito” di Mario Monicelli.

Vede inoltre la premiazione del film “Il fuggiasco” di Andrea Manni con il premio “CIAK D’oro-Mini bello&invisibile”. Tra gli altri film proposti compare “Che ne sarà di noi” di Giovanni Veronesi, “Dopo mezzanotte” di Davide Ferrario, “L’amore ritorna” di Sergio Rubini e “Prendimi e portami via” di Tonino Zangardi.

Il cinema sardo trova spazio l’ultima sera con “Ballo a tre passi” di Salvatore Mereu.

2005

A dare un’impronta internazionale al festival, ci pensa il film “La storia del cammello che piange” di Byambasuren Davaa e Luigi Farloni.

Come l’anno precedente, anche questa edizione ha visto la premiazione del film “Il resto di niente” di Antonietta De Lillo con il “CIAK D’oro-Mini bello&invisibile”.

A dare un’impronta internazionale al festival, ci pensa il film “La storia del cammello che piange” di Byambasuren Davaa e Luigi Farloni. Il cinema sardo presenta “Passaggi di tempo” di Gianfranco Cabiddu.

Gli altri film proiettati comprendono “Piccola Pesca” di Enrico Pitzianti, “Cuore sacro” di Ferzan Ozpetek, “Manuale d’amore” di Giovanni Veronesi e “Lavorare con lentezza” di Guido Chiesa.

2006

La Sardegna viene messa ancora una volta al primo posto; il festival infatti si apre con “La grazia (ritrovata)” di Aldo De Benedetti

La Sardegna viene messa ancora una volta al primo posto; il festival infatti si apre con “La grazia (ritrovata)” di Aldo De Benedetti che trova ispirazione in Grazia Deledda, e durante la seconda serata viene proiettato “Bambini” di Alessio Federici, Peter Marcias, Andrea Burrafato, Michele Rho e Gianluca Ippolito.
Per quanto riguarda il resto del Paese, viene presentato “La seconda notte di nozze” di Pupi Avati, “Il caimano” di Nanni Moretti, “La terra” di Sergio Rubini, “Il mio miglior nemico” di Carlo Verdone, “Notte prima degli esami” di Fausto Brizzi e “Anche libero va bene” di Kim Rossi Stuart. Durante le serate viene inoltre premiato “La guerra di Mario” di Antonio Capuano con il premio “CIAK D’oro-Mini bello&invisibile”.
A Porto San Paolo vengono esposte le immagini di Cliciak, concorso nazionale per i fotografi di scena a cura del Centro Cinema Città di Cesena.

2007

L’edizione del festival del 2007 porta con sé un’opera di successo internazionale “La ricerca della felicità”, di Gabriele Muccino, presente anch’esso al festival.

A fare da cornice, produzioni completamente made in Italy come “Saturno Contro” di Ferzan Ozpetek, “A casa nostra” di Francesca Comencini, “Baciami Piccina” di Roberto Cimpanelli. E ancora: “Come l’ombra” di Marina Spada, “Fascisti su Marte” di Corrado Guzzanti e “Non prendere impegni stasera” di Gianluca Maria Tavarelli.

Per quanto riguarda la cinematografia sarda, viene presentato “Ma la Spagna non era cattolica?” di Peter Marcias. Viene inoltre proiettato il cortometraggio “Trevirgolaottantasette” di Valerio Mastrandrea.

2008

Una edizione tra le più ricche dal punto di vista dei contenuti e varie novità. Prima fra tutti, l’aggiunta di una location per le proiezioni, San Teodoro, che ha ospitato la mostra fotografica “Anima Gemella”.

In secondo luogo, la durata totale del festival è stata allungata di un giorno per poter dare spazio a nuove proiezioni e nuovi incontri. Nel corso della prima sera, viene premiato Giorgio Diritti, autore del film “Il vento fa il suo giro”, con il “CIAK D’oro-Mini bello&invisibile”.

Nella stessa sera, Ornella Muti, ha presentato il restauro di Toby Dammit, opera di Federico Fellini. Altra novità, l’apertura di una scuola di cinema per ragazzi. Tanti ospiti si sono alternati tra le cinque serate del festival e altrettanti film sono stati proiettati. Quest’anno più conosciuti che mai, come “Il divo” di Paolo Sorrentino, “Parlami d’amore” di Silvio Muccino, “Caos Calmo” di Nanni Moretti, “Lezioni di cioccolato” di Claudio Cupellini, “Non pensarci” di Gianni Zanasi e “Gomorra” di Matteo Garrone.

L’importanza di dare spazio a nuovi registi viene messa ancora una volta in evidenza con la presentazione di “Un attimo sospesi”, film di Peter Marcias. Altri film come “Tutto torna” di Enrico Pitzianti, “Italian dream” di Sandro Baldoni e “La giusta distanza” di Carlo Mazzacurati, sono stati distribuiti tra le serate, accompagnati dalla presentazione in anteprima di alcune immagini dei film “Il passato è una terra straniera” di Daniele Vicari, “Lezione 21” di Alessandro Baricco e “Un giorno perfetto” di Ferzan Ozpetek.

2009

Risate e riflessioni si fondono in questa edizione che presenta film che cercano di raccontare la nostra Italia sotto diversi aspetti.

Il festival cambia leggermente registro dando ampio spazio alla commedia e al divertimento, presentando “Ex” di Fausto Brizzi, “Un’estate al mare” e “Un’estate ai Caraibi” di Carlo Vanzina, “Italians” di Giovanni Veronesi e “Gli amici del bar Margherita” di Pupi Avati.

Risate e riflessioni si fondono quindi in questa edizione che presenta film che cercano di raccontare la nostra Italia sotto diversi aspetti.
Presenti “Si può fare” di Giulio Manfredonia, “Focaccia blues” di Nico Cirasola, “La matassa” di Ficarra e Picone e “Fortapàsc” di Marco Risi. Alessandro Baricco presenta “Lezione 21”, collaborazione fra Italia e Regno Unito; mentre per dare spazio ai giovani registi sardi vengono presentati due cortometraggi: “Mamuthones” di Nico Cirasola e “L’arbitro” di Paolo Zucca.

2010

Ad aprire questa edizione ci pensa “I bambini della sua vita” di Peter Marcias, che viene presentato con un trailer in anteprima.

La commedia continua ad essere fortemente presente al festival e anche in questa edizione arriva con film brillanti e divertenti come “Genitori & Figli – Agitare bene prima dell’uso” di Giovanni Veronesi, “Io, loro e Lara” di Carlo Verdone, “Mine vaganti” di Ferzan Ozpetek e “Il cielo è sempre più blu” di Antonello Grimaldi.
Ma il cinema non è solo divertimento, e a mettere l’accento su altri aspetti della vita ci pensano film come “Cosa voglio di più” di Silvio Soldini, “Dieci inverni” di Valerio Mieli, “L’uomo che verrà” di Giorgio Diritti, “Viola di mare” di Donatella Maiorca e “Baciami ancora” di Gabriele Muccino. Vengono inoltre presentati in anteprima “Maschi contro Femmine” di Fausto Brizzi e “Dalla vita in poi” di Gianfrancesco Lazotti.
Gli eventi collaterali continuano ad essere numerosi e coinvolgenti, accompagnando un pubblico sempre crescente durante tutti i giorni del festival.

2011

Nonostante il vento inclemente, il festival non si è fermato, mettendo su un’edizione ricca, con film forse meno conosciuti ma sicuramente molto intensi.

Peter Marcias e il suo “I bambini della sua vita” trovano spazio in questa edizione. Nonostante il vento non sia stato clemente, il festival non si è fermato, mettendo su un’edizione ricca, con film forse meno conosciuti ma sicuramente molto intensi.

La prima sera si apre con la premiazione di “Non è ancora domani” di Tizza Covi con il “CIAK D’oro bello&invisibile” e la proiezione del film “La pecora nera” di Ascanio Celestini. Seguono, tra le varie serate, i film “La vita è facile” di Lucio Pellegrini, “Boris” di Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo, “Dalla vita in poi” di Gianfrancesco Lazzotti, “Nessuno mi può giudicare” di Massimiliano Bruno, “La scuola è finita” di Valerio Jalongo e “I baci mai dati” di Roberta Torre.
A chiusura del festival viene presentato l’inedito “Henry” di Alessandro Piva, vincitore del Premio del pubblico al Festival di Torino del 2010.

È invece il vento dei fondi comunitari, che soffiano impetuosi sul festival per mano della regione Sardegna a contrastare quello atmosferico. Per la prima volta nella sua storia Una notte in Italia viene inserita in un programma P.O.R che prevede un finanziamento biennale sul macroprogetto “Le isole del cinema”.

Una boccata di ossigeno e una certezza in più per il prossimo evento.

2012

Sul versante artistico l’evento è ricco e divertente e il clima sereno intorno ad artisti pubblico e luoghi aiuta a confezionare una edizione da incorniciare.

Si riparte dal finanziamento P.O.R. e per questa edizione il festival cresce davvero con la Sardegna e l’Europa.
Sul versante artistico l’evento è ricco e divertente e il clima sereno intorno ad artisti pubblico e luoghi aiuta a confezionare una edizione da incorniciare.

Apre la vita negli oceani, grande prova di Jaques Perrin sul mare e che alla peschiera di San Teodoro vede, fra il numeroso pubblico di adulti e bambini anche Giovanni Floris, gradito ospite di Una Notte in Italia 2012.

A seguire, a Porto San Paolo un giovane e promettente Filippo Scicchitano, a presentare, con Jasmin Trinca, madrina dell’evento, uno dei film rivelazione dell’anno, Scialla. Beppe Severgnini e Severino Salvemini inaugurano gli incontri in piazza a Porto San Paolo mentre a Tavolara una folla immensa, che da anni non si vedeva nell’isola, saluta le prime proiezioni
Sul palco oltre alla madrina a Geppi Cucciari a Piera Detassis e a Neri Marcorè si alternano Ferzan Ozpetek,Francesca Cuttica, Maria Sole Tognazzi, Ivan Cotroneo, Antonio Manetti, Domenico Procacci, Alessandro Roja, Kasia Smutniak.

Per il primo anno vengono assegnati i premi Eco Ciak, per una nuova ecologia del cinema, a Domenico Procaci e Jasmin Trinca. A consegnarli, per la prima volta sul palco di Tavolara, l’attrice Nastassja Kinski.
Domenica una bufera impedisce la proiezione a Tavolara e il festival viene spostato al cinema di Olbia. È un successo incredibile e Paola Minaccioni, Ferzan Ozpetek e Neri Marcorè trovano un grande pubblico ad accogliere i loro lavori. Sul palco a introdurre gli artisti anche lo scrittore Flavio Soriga.

2013

Il Festival si avvicina alla produzione enogastronomica locale con la rassegna del “cibo da strada in Pischiera”, durante la quale allevatori di cozze, pescatori e produttori di dolci tipici, vini e formaggi, offrono i loro prodotti agli avventori prima dell’inizio delle proiezioni.

Le pellicole scelte per la ventitreesima edizione della manifestazione sono Smile, cortometraggio di Matteo Pianezzi, Slow Food Story, documentario diretto da Stefano Sardo sulla rivoluzionaria biografia di Carlo Petrini, fondatore del Movimento Slow Food; Un giorno devi andare di Giorgio Diritti, con una intensa Jasmine Trinca, e Cha Cha Cha di Marco Risi, con un altrettanto intenso Luca Agentero, Mi rifaccio vivo di Sergio Rubini, La grande bellezza di Paolo Sorrentino, e il toccante lavoro di Salvatore Mereu Bellas Mariposas.
Vengono inoltre presentate alcune immagini in anteprima di Viaggio sola, nuovo film di Maria Sole Tognazzi con Margherita Buy, ma la vera novità di quest’edizione è l’arrivo sull’isola della web serie Una mamma imperfetta, scritta e diretta da Ivan Cotroneo e prodotta da Indigo Film per il sito del Corriere della Sera, e di In Treatment, adattamento italiano con Sergio Castellitto della fortunata serie americana prodotta da Sky Cinema.

Ospiti dell’edizione la madrina Ambra Angiolini, il comico Emilio Solfrizzi, Marco Risi, Ivan Cotroneo e “le mamme” Alessia Barela, Anna Ferzetti, Vanessa Compagnucci e Lucia Mascino, insieme alla produttrice Francesca Cima, Salvatore Mereu, la compianta Iaia Forte.
Tra gli eventi collaterali, le mostre Una Notte in Italia di Alberto Novelli, Cliciack e Due Film per Anna Magnani organizzate dal Centro Cinema Città di Cesena che, inoltre, propone anche la proiezione dei Backstage Cliciak al nuovo Politecnico Argonauti, edificio in centro città recuperato dall’Associazione Argonauti e adibito a spazio per la comunità.

2014

A suggellare la simbiosi del Festival di Tavolara con l’Area Marina Protetta, la programmazione del festival subisce una vera e propria “virata green”.

A suggellare la simbiosi del Festival con l’Area Marina Protetta, la programmazione del festival subisce una vera e propria “virata green” con L’orto di Tavolara – storie e memorie di un’isola di Mirko de Angelis, con Tavolara, une île de cinéma di Georges Vilasalo, docufilm sul Festival girato durante l’edizione del 2013, e con il maestoso Kon-Tiki di Joachim Rønning e Espen Sandberg insieme al Nordic Film Fest Roma; dalla collaborazione con il Camogli International Marine Reserves Film Festival 2013 arriva anche Da Camogli a Tavolara un gemellaggio tra cinema e ambiente.

Al cinema “canonico” viene dedicato ampio spazio: si susseguono sugli schermi L’arte della felicità (Ciak d’oro dello e Invisibile) del napoletano Alessandro Rak; l’irriverente Smetto quando voglio, esordio alla regia del giovanissimo Sidney Sibilia; il prezioso documentario di Walter Veltroni (che, insieme a Geppi Cucciari, viene premiato con l’Eco Ciak 2014 per il suo cinema sociale e storicamente impegnato) Quando c’era Berliguer; Allacciate le cinture di Ferzan Ozpetek, con la splendida Kasia Smutniak; Il Capitale umano di Paolo Virzì, vincitore di numerosi premi e degno ambasciatore all’estero del cinema italiano; Song’e Napule surreale “musical” all’italiana dei Manetti Bros con Alessandro Roja, e L’arbitro di Paolo Zucca.

Una ventata internazionale arriva quest’anno grazie a SKY che porta sull’isola The Normal Heart, di Brian Murphy, con Mark Ruffalo, Matt Bomer e Jiulia Roberts.

Tra gli ospiti delle serate, Paola Minacconi e Sidney Sibilia, Alessandro Rak, la splendida rivelazione Matilde Gioli e Alessandro Roya.

2015

Oltre che nella forma, però, Una notte in Italia si rinnova soprattutto nei contenuti, aprendosi all’intrattenimento “oltre” il cinema e dando inizio ai festeggiamenti per i suoi venticinque anni con il concerto di Neri Marcorè e le Tigri della Malvásia.

Per festeggiare i venticinque anni di vita, Una notte in Italia rinsalda la collaborazione con l’AMP e si iniziano ad adottare una serie di procedure “green” che introducono la raccolta differenziata dei rifiuti direttamente sull’isola di Tavolara e l’uso di posate e piatti in materiale 100% riciclabile appositamente fornito dal Festival e dall’AMP durante le serate.
Oltre che nella forma, però, Una notte in Italia si rinnova soprattutto nei contenuti, aprendosi all’intrattenimento “oltre” il cinema e dando inizio ai festeggiamenti per i suoi venticinque anni con il concerto di Neri Marcorè e le Tigri della Malvásia con la partecipazione del compositore e cantante Edoardo De Angelis, e poi sull’isola con lo spettacolo dal vivo A ruota libera di Giovanni Veronesi.
Durante le diverse serate vengono proiettati anche Anime Nere di Francesco Munzi, Un fidanzato per mia moglie con Geppi Cucciari, Il sale della Terra di Wim Wenders sull’opera del grande fotografo Salgado vista attraverso gli occhi del figlio; Effetto riserva di Roberto Rinaldi, cortometraggio di circa 15” girato in 3D nei fondali dell’AMP di Tavolara; Youth – La Giovinezza di Paolo Sorrentino con Harvey Keithel e Michael Kaine; l’interessante documentario Sarà un Paese, del giovane talentuoso Nicola Campiotti, e infine, alcune immagini in anteprima di Io e Lei di Maria Sole Tognazzi e La nostra Quarantena di Marcias, con l’attore italiano più premiato dell’anno Moisè Curia.

La venticinquesima edizione registra un’altissima affluenza di pubblico, sia per la presenza di Luca Argentero e di Edoardo Leo ad accompagnare Noi e la Giulia, ma in prima istanza per quella che viene ribattezzata la «Notte in Europa» del Festival con l’anteprima nazionale di The Brand New Testament ( Titolo italiano: Dio esiste e vive a Bruxelles) dell’istrionico regista belga Jaco Van Dormael, insignito del premio Eco Ciak 2015, insieme a Luca Argentero e Piera Detassis.

Moltissimi gli ospiti delle diverse serate, dalla coinvolgente Chiara Francini, degna madrina di quest’importante edizione, a Edoardo De Angelis sul palco con Marcorè; ma anche Roberto Rinaldi, Geppi Cucciari, Luca Argentero e Edoardo Leo, Giovanni Veronesi e Valeria Solarino, Jaco Van Dormael, Peter Marcias, Francesca Cima, Maria Sole Tognazzi e Ivan Cotroneo.Le pellicole scelte per la ventitreesima edizione della manifestazione sono Smile, cortometraggio di Matteo Pianezzi, Slow Food Story, documentario diretto da Stefano Sardo sulla rivoluzionaria biografia di Carlo Petrini, fondatore del Movimento Slow Food; Un giorno devi andare di Giorgio Diritti, con una intensa Jasmine Trinca, e Cha Cha Cha di Marco Risi, con un altrettanto intenso Luca Agentero, Mi rifaccio vivo di Sergio Rubini, La grande bellezza di Paolo Sorrentino, e il toccante lavoro di Salvatore Mereu Bellas Mariposas.

Vengono inoltre presentate alcune immagini in anteprima di Viaggio sola, nuovo film di Maria Sole Tognazzi con Margherita Buy, ma la vera novità di quest’edizione è l’arrivo sull’isola della web serie Una mamma imperfetta, scritta e diretta da Ivan Cotroneo e prodotta da Indigo Film per il sito del Corriere della Sera, e di In Treatment, adattamento italiano con Sergio Castellitto della fortunata serie americana prodotta da Sky Cinema.

Ospiti dell’edizione la madrina Ambra Angiolini, il comico Emilio Solfrizzi, Marco Risi, Ivan Cotroneo e “le mamme” Alessia Barela, Anna Ferzetti, Vanessa Compagnucci e Lucia Mascino, insieme alla produttrice Francesca Cima, Salvatore Mereu, la compianta Iaia Forte.
Tra gli eventi collaterali, le mostre Una Notte in Italia di Alberto Novelli, Cliciack e Due Film per Anna Magnani organizzate dal Centro Cinema Città di Cesena che, inoltre, propone anche la proiezione dei Backstage Cliciak al nuovo Politecnico Argonauti, edificio in centro città recuperato dall’Associazione Argonauti e adibito a spazio per la comunità.

2016

La 26esima edizione del Festival del Cinema di Tavolara, Una notte in Italia, che quest’anno si è svolta dal 18 giugno dal 17 luglio ha toccato ben cinque località diverse del Nord Sardegna.

Martedì 12 luglio il Festival è approdato nell’Oasi Naturalistica de La Pischera a San Teodoro, dove è stato proiettato il film di Paolo Virzì, campione di incassi e di critica, La pazza gioia con Valeria Bruni Tedeschi e Micaela Ramazzotti.

L’Oasi è stata protagonista anche della seconda serata di proiezioni, mercoledì 13 luglio, per la proiezione di Fiore, meravigliosa opera di Claudio Giovannesi su una tormentata storia d’amore vissuta dento un carcere minorile.

Giovedì 14 luglio è stata la volta di Porto San Paolo: le condizioni climatiche hanno portato alla decisione di allestire, per la prima volta nella storia del Festival, lo schermo e la platea in Piazza Gramsci (o Piazzetta sul Mare), più riparata dalle correnti. In programma le proiezioni di film Io e lei con Margherita Buy e Sabrina Ferilli.

Alla presenza di Luca Marinelli, Vinicio Marchioni, Cristina Donadio, Claudio Giovannesi, Maria Sole Tognazzi e Ivan Cotroneo, star della serata, il pluripremiato Lo chiamavano Jeeg Robot di Gabriele Mainetti e Un Bacio, delicata e tristemente attuale opera di Cotroneo sul problema del bullismo giovanile.

Dopo l’interessante incontro in Piazzetta con Greta Scarano, protagonista del film Suburra, e Michele Alhaique, il pubblico del Festival è approdato sull’isola per assistere alla proiezione dell’anteprima internazionale di Confirmation, di Rich Fumuyiwa e di Suburra, film di Stefano Sollima.

2017

L’evento 2017 è partito il 5 luglio all’anfiteatro Ceroli di Porto Rotondo, è proseguito il 18 Luglio, presso la peschiera di San Teodoro e si è concluso a Tavolara domenica 23.

Sono state allestite, in collaborazione con il premio ClicCiak, sia la mostra nazionale sui più importanti fotografi di scena che hanno lavorato nei film prodotti nella stagione, sia una per celebrare i 50 anni dalla scomparsa di Totò; un’altra, dal titolo Fantasmi urbani, è dedicata ai cinema dismessi nel mondo dipinti in maniera mirabile da Severino Salvemini.
Dopo le serate iniziali a Porto Rotondo e San Teodoro, il festival ha fatto tappa a Porto San Paolo, per illuminare quindi lo schermo di Tavolara con la carovana del pubblico traghettata per e dall’isola fino a tarda notte. A Tavolara sono state realizzate due proiezioni; le condizioni meteomarine hanno consigliato, il Venerdì, un cover set a Porto San Paolo.

Per il quarto anno di seguito è stato consegnato a Tavolara il premio Eco Ciak, per una nuova ecologia del cinema, ideato da Piera Detassis e promosso da Argonauti e la rivista Ciak e attribuito quest’anno a Pierfrancesco Favino.

2018

Per l’edizione del 2018, è stato proposto un programma con un prologo a giugno, con proiezioni, dibattiti, mostre, incontri con gli autori e un decentramento nei territori dei comuni di Olbia, Porto San Paolo e San Teodoro.

Dopo la serata iniziale a San Teodoro, dedicata a Peter Marcias e a Fiorenzo Serra, la carovana di “Una Notte in Italia” si è spostata a Porto San Paolo. Quindi si è illuminato lo schermo di Tavolara con la carovana del pubblico traghettata per e dall’isola fino a tarda notte.
Grazie alla collaborazione con la rivista Ciak, da anni media partner del festival, è stato consegnato il premio Eco Ciak, per una nuova ecologia del cinema, ideato da Piera Detassis e promosso da Argonauti a Paola Cortellesi e Ricardo Milani.

Tutte le serate sono state introdotte da Geppi Cucciari. Hanno partecipato a questa edizione: i registi Marco e Antonio Manetti, Riccardo Milani, Peter Marcias e Alessandro Rak, i registi e attori Gianfranco Gallo e Massimiliano Gallo , Nuzzo e Di Biase e gli attori Massimiliano Gallo, Carolina Crescentini, Barbora Bobulova, Paola Cortellesi, Miriam Leone, Vinicio Marchionni e Jasmine Trinca, il musicista Francesco Motta.

Il festival si è concluso con un notevole successo e oltre 20.000 spettatori.